(ASI) Berlino – Un tremendo attentato si è verificato in Germania. Alle ore 20:15 di questa sera a Berlino un camion nero si è fiondato sulla folla presente al mercatino di Natale nella Breitscheidplatz adiacente alla Gedaechtniskirche (la “Chiesa del ricordo”): uno dei simboli storici della capitale tedesca.

«Secondo informazioni della polizia, presumibilmente è stato compiuto un attentato con un camion»: questo è quanto scrive l’agenzia DPA citando un portavoce della polizia. Secondo sempre l’agenzia, ci sarebbero almeno nove morti e circa una cinquantina di feriti.

L’area è stata circondata dalla polizia e dalle forze speciali tedesche. Due i protagonisti dell’atto. Uno di essi è morto nell’attentato. L’altro è prima fuggito, ma infine è stato catturato dalla polizia.

Se confermato come atto terroristico, questo attentato si potrebbe ipotizzare che faccia un inquietante “paio” con l’uccisione dell’ambasciatore russo Andrey Karlov, di poche ore fa nella capitale turca Ankara. Con la sconfitta in Siria, quasi oramai totale, delle forze terroristiche jihadiste, sembra che il processo di “destabilizzazione” che ha interessato tutto il nord Africa e parte del Vicino Oriente nell’ultimo quinquennio, si vada spostando ora verso l’Europa. Gli equilibri geopolitici che hanno avuto un poderoso scossone con gli avvenimenti che si sono conseguiti partendo dall’entrata della Russia nella questione siriana, il tentativo di colpo di stato in Turchia e la vittoria di Erdoğan, il riavvicinamento della Turchia alla Russia di Putin e la sconfitta – che si sta realizzando in questi giorni – dell’ISIS in Siria, sembra rendere non lontana l’ipotesi, come detto, dello spostamento del processo “belligerante” dalle zone arabe alle zone Euro-asiatiche. In particolare verso quegli Stati che non si sono spesi particolarmente contro l’intervento russo in Siria, come la Germania. O che addirittura abbiano cambiato in corsa le loro strategie sempre nello scenario siriano, come la Turchia.

La situazione complessiva sta divenendo sempre più caotica e soprattutto calda. Se prima si aveva l’insicurezza in Europa con i tanti attentati che si sono conseguiti, ora – forse – bisogna preoccuparsi veramente.

Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia

 

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