(ASI) Amatrice - Potrebbe arrivare a duecento vittime il bilancio stimato dalla Protezione civile per quel che concerne il forte sisma verificatosi nel Centro Italia la notte tra il 23 e il 24 agosto con ripetute scosse, tra cui la più forte di 6.0 alle ore 3:37. Sono invece fino ad ora 368 i feriti e malati portati via da Amatrice e Accumoli con elicotteri ed eliambulanze.

La zona più colpita dal violento terremoto è stata quella che si trova a cavallo tra Lazio, Umbria e Marche. Ad Amatrice, la città in cui ha origine la famosa pasta all’amatriciana, le case del centro storico sono pressoché implose su se stesse.

Molti i bambini deceduti sotto le macerie o dopo il trasporto all’ospedale, numerosi però anche i sopravvissuti, di cui molti estratti dalle macerie.

Danneggiato in maniera lieve il Duomo di Urbino, che è stato transennato. Vi sono stati anche dei crolli nel monastero di S. Chiara a Camerino e a Norcia nella Basilica di San Benedetto.

Allargatasi ulteriormente la frana che c'è sul “Piccolo Corno” del Gran Sasso d'Italia, tanta apprensione, ma niente di grave. Gli impianti di risalita di Prati di Tivo, chiusi per precauzione, dovrebbero riaprire già nelle prossime ore.

Lo sport è in lutto, le bandiere saranno a mezz’asta sugli edifici pubblici.

Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

 

 

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