(ASI) Il Kazakistan si è offerta per ottenere un seggio quale membro non permanente al Consiglio di Sicurezza dell'Onu 2017/18 (United Nations Security Council). In questo contesto  ha presentato  il sesto della serie di pubblicazioni  fatte ad hoc  dal titolo :  “Democratic and Social Reform in Kazakhstan – A Model for Social and Political Transition?” ("Riforme democratiche e sociali in Kazakhstan. Un modello sociale e politico per la transizione ?").

Sin dalla sua Indipendenza il Kazakhstan si è dovuto confrontare contemporaneamente  con una  duplice sfida: quella di stabilire ex novo un'economia di mercato e quella di creare tutti presupposti per  una democrazia funzionante. Un cammino impegnativo di riforme e cambiamenti  che andava  completato  entro un decennio o due.

Queste grandi trasformazioni  ha cercato di fare il Kazakistan dal 1991 ad oggi.  Quindi lo scopo di questa pubblicazione, appunto, è quello   di ripercorrere  il lungo cammino fatto dal Paese asiatico,  mettendo in evidenza  i continui  progressi raggiunti ad ogni elezione parlamentare e presidenziale. Successi  costanti  che  gradualmente hanno allineato le istituzioni politiche del Kazakhstan a quelle dei migliori Paesi  occidentali.

Crescita e miglioramenti del Kazakhstan  che sono stati riconosciuti da molti osservatori  stranieri ed organismi internazionali tra i quali  l'OSCE.  Anche il Vice Presidente del Consiglio della Fondazione Eurasia, Daniel Witt,   il quale dopo l'elezione presidenziale avvenuta nel 2011 ha dichiarato: "Il Kazakistan ha fatto molta strada nei due decenni successivi all'indipendenza dall'Unione Sovietica. Il gigante Paese asiatico centrale è riuscito nel tempo a colmare la grande distanza, procedendo  verso una democrazia libera ed aperta ".

Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia

 

UNSC-Paper-Democratic-and-Social-Reform.pdf

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