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La paura della verità e i sacrosanti diritti di Beppe Grillo

(ASI) E' proprio vero vi è del marcio non solo in Danimarca e la libertà di opinione non è ancora garantita a tutti gli italiani. Quello che sta accadendo a Beppe Grillo dopo la sua intervista rilasciata ad un giornale israeliano è davvero sorprendente e le polemiche che ha scatenato mostrano di essere ipocrite e strumentali.

Come se esprimere apertamente un diverso pensiero su Iran,Usa, Siria ed Israele fosse ancora tabù.

In ogni caso, basterebbe leggere i nomi dei predicatori per comprendere da quali pulpiti viene la predica e quanto siano poco credibili e poco disintiressate le loro argomentazioni.

E' lo sciocco servlismo di uomini spesso al servizio dei satrapi della finanza, sempre pronti all'ingaggio del migliore offerente.

Più che politci e penne libere sono guitti e figurranti per ogni stagione, maetri del più volgare trasformismo italiota.

Per converso, certi attacchi fanno comprendere bene che la democrazia, finquando esisteranno potenti gruppi di pressione che fortemente la limitano e condizionano, è incompiuta e mera utopia. Mentre, allo stesso tempo le solite stucchevoli, monotone prese di posizione svelano bene quali poteri comandano realmente in Italia.

Un automatico accanimento che scatta nei confronti di chi fa emergere certe verità, o peggio, quando si critica, un nome ineffabile perchè, la sola pronuncia, suona come una profanazione: Israele. Questa a più di uno appare come la nuova teocrazia occidentale del XXI Secolo? E' anche questo un segno del Nuovo ordine mondiale?

Ai micropensatori monotematici, nostalgici di una democrazia fai da te, ricordo loro che ancora in Italia vige lo Stato di Diritto e che l'articolo 21 della Costituzione è in vigore ed è chiarissimo: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...”.

Per cui, anche se non si condividessero tutti i punti del suo pensiero, le opinioni di Beppe Grillo meritano ugualmente rispetto. Soprattutto da chi non perde occasione di professarsi democratico.

Perchè, appunto, è solo una questione di democrazia.




Articolo da leggere uscito ieri su www.corriere.it   
http://www.corriere.it/politica/12_giugno_25/dal-mossad-all-iran-grillo-battistini_1bdbada6-be8b-11e1-8494-460da67b523f.shtml

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