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Il ministro Profumo proroga il mandato ai rettori. Azione Universitaria non ci sta e condanna le baronie

(ASI) Sicilia – Lettere in Redazione. Un altro anno di mandato per i Rettori delle Università italiane. Questo è quanto ha disposto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo con una circolare di qualche giorno fa. Una scelta giustificata da esigenze organizzative legate alla redazione degli Statuti che, però, ha riacceso le polemiche sul “baronato” nelle Università italiane.

 

In base alla legge di riforma universitaria n. 240/2010 (attiva da quasi due anni) è infatti concesso un anno di proroga al mandato dei Rettori in scadenza (31 dicembre 2012).

Per questo motivo i rappresentanti di Azione Universitaria – Studenti per le libertà hanno prodotto un’interpellanza rivolta al ministro, con la quale si chiesto il motivo di una simile decisione in palese contrasto con la legge di riforma universitaria.

Un malumore manifestato anche da una delegazione di oltre 150 docenti provenienti da venti Atenei che, negli scorsi giorni, ha protestato contro il provvedimento in oggetto, lanciando una petizione online.

«Non possiamo appoggiare questa circolare che tiene in carica Rettori eletti dal 1995 – hanno dichiarato in una nota congiunta i consiglieri di Studenti per le Libertà-Azione Universitaria al CNSU – Uno dei nostri più importanti obiettivi è stato quello di combattere il baronato e lo strapotere dei Rettori. La cosa più grave in tutta questa faccenda è che l’interpellanza al ministro Profumo è stata sottoscritta solo dai consiglieri di Azione Universitaria e da Studenti per le Libertà e non da tutti gli altri. Mi riferisco soprattutto ai consiglieri di sinistra, tanto pronti a “salire sui tetti” per protestare contro l’allora governo Berlusconi ma poi indifferenti alle esigenze reali degli studenti».

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