Dazi, Confeuro: “Per tutela vino servono narrativa corretta e nuovi mercati”

(ASI) “La questione dei dazi Usa è solo una parte dei problemi che affliggono la filiera del vino. Serve una narrazione diversa e più corretta, ma anche una strategia di apertura verso nuovi mercati globali.”

È quanto dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, all’indomani del Tavolo del vino convocato ieri a Palazzo Chigi dal Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Negli ultimi anni - prosegue Tiso - il settore vitivinicolo è stato oggetto di un attacco mediatico costante, spesso alimentato da interpretazioni distorte di organismi internazionali come l’OMS, che tendono a equiparare tutte le bevande alcoliche, senza distinguere tra abuso e consumo moderato. È necessario ristabilire una narrazione più equilibrata, che riconosca il vino come parte integrante della dieta mediterranea e della nostra cultura. Il vino non è solo un prodotto agricolo: è il frutto del lavoro dell’uomo, è espressione del territorio, ed è un alimento che, se consumato con moderazione, non nuoce alla salute.”

Secondo Confeuro, è altrettanto urgente guardare oltre il mercato americano per difendere e rilanciare la filiera vitinicola. “Sarebbe un grave errore - aggiunge il presidente nazionale Confeuro, Andrea Tiso - legare il futuro del nostro vino esclusivamente all’andamento dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti. Occorre rafforzare la presenza nei mercati in forte espansione, promuovendo il valore del vino italiano come ambasciatore di qualità, tradizione e sostenibilità. Confeuro - conclude Tiso - è pronta a collaborare con le istituzioni affinché le scelte politiche tengano conto della complessità e del valore culturale della filiera vitivinicola. Servono visione, equilibrio e apertura al mondo per garantire al nostro vino il futuro che merita”.

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