Marco Rizzo: "Diamo vita al il primo raduno sovranista oltre destra e sinistra anche contro il bilancio  Von der Leyen che prevede spese per 131 miliardi in armi in sette anni nel nuovo bilancio europeo. L'UE è una vergogna"

(ASI)"Basta con l'Europa dei banchieri, sui dazi bisogna fare l'interesse nazionale, trattando direttamente con Trump. Sacrificare l'Italia per difendere gli interessi degli industriali tedeschi sarebbe un puro e semplice tradimento. L'UE è un mercato che vuole la rovina dei popoli e delle nazioni a vantaggio dei mercati e dei monopolisti internazionali.

  Nel nuovo bilancio da 2000 miliardi di euro, ben 131 sono spesi per la guerra verso nemici immaginari, ci sono tagli del 25% alla produzione agricola e sono triplicati i fondi per i migranti come manodopera da sfruttare a basso costo." Si tratta di una vergognosa follia"

"Lo ha affermato Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare nel presentare il primo raduno nazionale dei "veri sovranisti". L'iniziativa è prevista nella giornata di sabato 19 luglio con una serie di appuntamenti che inizieranno dalle 17 e culmineranno con l'evento centrale  di scena a Teatro Formello, in via Regina Margherita 6, (Formello, Roma) condotto dal giornalista de La Verità Francesco Borgonovo. Quest'ultimo intervisterà i due leader di Dsp, Marco Rizzo e Francesco Toscano che illustreranno le linee programmatiche di un "sovranismo autenticamente popolare senza steccati tra italiani stanchi di essere sudditi". Contro la dittatura globalista -spiegano i due leaders- è necessario  Il ritorno di una democrazia piena e sostanziale, rappresentata da una classe politica autonoma che risponda al volere dei cittadini e non ai centri finanziari sovranazionali assieme allo smantellamento dell'UE, come pilastro della globalizzazione fallita e affamatrice che strozza i popoli, come è avvenuto, ad esempio con la Grecia. E' ora di essere sovrani e dire basta a una dittatura globalista che dura da troppo tempo e di cui, a turno, i partiti di governo e di opposizione si improvvisano guardiani".

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