1.000 giorni di Governo: la Meloni punta a un futuro stabile e produttivo

(ASI)Roma - Da quando il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha assunto la guida del Paese, sono già trascorsi 1.000 giorni. Il programma del Governo si basa su un percorso basato sulla stabilità del Paese, in grado di garantire lavoro e dignità per la popolazione. 

Oltre al territorio nazionale, l’obiettivo della Premier è anche quello di riportare autorevolezza e credibilità in Europa e anche in campo internazionale. Il resoconto di questi primi mille giorni, viene commentato direttamente dalla leader indiscussa di Fratelli d’Italia, che si concentra particolarmente sul lavoro che di fatto è il punto forte del Governo Meloni. Le politiche messe in campo dall’Esecutivo hanno permesso di mettere in atto un tasso di occupazione da record, arrivando al 62,3% e generando un milione di posti di lavoro a tempo indeterminato a un ritmo di 1.000 posti al giorno. 

E se il lavoro è la priorità, il trend costante della crescita occupazionale si traduce anche in stabilità, in un periodo particolarmente segnato da fragilità economiche e da conflitti internazionali mai sopiti. Stabilità che si può evincere da uno spread che è sceso a 230 punti, e che si configura come un solido segnale di fiducia sia per i mercati e per l’Unione Europea. Il debito storico pregresso di oltre 3.000 miliardi di euro è stato contenuto e sostanzialmente stabilizzato, grazie alle politiche economiche del Governo e soprattutto alla riduzione e al taglio dei benefici derivanti dal superbonus, retaggio delle precedenti amministrazioni. 

Questa ritrovata stabilità economica ha portato anche autorevolezza in Europa e nel mondo: l’esempio più caratteristico è probabilmente la ripresa in essere del cosiddetto piano Mattei per la gestione dei flussi migratori. Ma la Meloni ha anche saputo gestire con determinazione dossier complessi come quelli dei dazi americani imposti dal presidente Donald Trump. L’autorevolezza in Europa e nel mondo, porta fiducia anche in patria, permettendo all’Esecutivo di prendere in mano riforme importanti come quella della separazione delle carriere dei magistrati, e il discusso decreto Sicurezza. Segnali che la coalizione del Centrodestra è compatta, solida, e ha l’appoggio dal popolo. 

L’opposizione invece, in particolare PD e 5 Stelle, in chiave critica commenta i risultati di alcuni sondaggi (YouTrend) che vedono il 62% degli italiani giudicare negativamente l’operato del Governo nell’ambito del lavoro, mentre la fiducia è scesa al 34% (SkyTG) segnale che il giudizio complessivo dell’Esecutivo è in calo tra gli italiani. Carlo Calenda di Azione invece, critica la politica economica come improntata a favorire le lobby.

Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia

Fonte foto AI Sora su input Carlo Armanni 

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