(ASI) "Oggi sono a Budapest per ribadire che vietare un Pride in uno Stato membro dell'UE è inaccettabile. La libertà di manifestare è un diritto fondamentale e l'Unione europea ha il dovere di agire contro il divieto imposto da Orbàn.
La Commissione europea deve fare di più: le parole di circostanza non bastano di fronte a una deriva autoritaria che colpisce i diritti e le libertà di tutti. Se oggi si può vietare un Pride senza conseguenze, domani potrà accadere altrove. Magari in Italia, dove Giorgia Meloni sembra seguire passo passo il manuale Orbàn". Così in una nota Alessandro Zan, europarlamentare e responsabile Diritti nella segreteria del Partito Democratico.
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