(ASI) Lo studio della Fabi (Federazione autonoma dei bancari italiani), riportato da Il Sole 24 Ore, rileva che, nel 2024, il “tesoretto” delle famiglie italiane è cresciuto del 4,3%, per i risparmi tenuti nei conti correnti, in titoli, azioni, fondi comuni e assicurazioni. La ricchezza finanziaria delle famiglie ha così superato, per la prima volta, la soglia dei 6 mila miliardi, esattamente 6.030 miliardi di euro. È un bene o un male?
Vi sembrerà sorprendente eppure a me sembra più un male che un bene, intendo dire che vedo, in questa crescente, eccessiva propensione al risparmio, un segnale negativo di preoccupazione e incertezza, più che di prudenza, saggia e responsabile.Le guerre nascono come funghi un po’ dappertutto, gli uomini più potenti sembrano sempre più impotenti,soprattutto a porre un argine, solido e duraturo, a questa dilagante e sconvolgente follia imperialista. E la pauracoinvolge,fatalmente,un po’ tutti. In Italia, poi, c’è un motivo in più digrave apprensione e inquietudine. L’allungamento della vita, porta come conseguenza il crescente bisognodi maggiore assistenza nei suoi vari aspetti socio-sanitari. Ma la sanità pubblica, sciaguratamente affidata alle Regioni, peggiora, salvo rare e lodevoli eccezioni, di giorno in giorno,per cui, ormai, se non si ricorre alla sanità privata si è costretti, come già capita a milioni di nostri connazionali, a rinunciare alle cure mediche. Ed è questo bisogno di disporre subito di liquidità che il risparmio cash, tra conti correnti e depositi, ha raggiunto, con un aumento dell’1,02%, i 1.593 miliardi di euro. Questo enorme patrimonio meriterebbe una maggiore “tutela”, come impone l’art.47 della Costituzione, invece viene penalizzato dalle imposte ed eroso dall’inflazione.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia


