(ASI) "L'informativa del Ministro Tajani di questa mattina a cui ho partecipato, oltre a distinguersi per tempestività e responsabilità nel coinvolgimento del Parlamento, è stata precisa e puntuale.Come ha scritto l'Aiea e ribadito ieri il Direttore Generale Grossi, il rapido accumulo di uranio altamente arricchito dell'Iran era motivo di seria preoccupazione già prima dell'attacco israeliano.
In particolare, l'aumento della percentuale di U-235 radioattivo risultava essere un obiettivo sospetto, dato che i reattori per l'energia 'pulita' possono funzionare con arricchimento zero e moderatori ad acqua pesante, oppure con un massimo del 5% di U-235. Secondo il documentato il paese ha accumulato oltre 400 kg di uranio arricchito fino al 60%. L'Iran non ha mai permesso agli esperti dell'organizzazione internazionale di visitare le più grandi installazioni nucleari del paese.Un quadro simile continua ad alimentare il rischio di un'escalation militare in Medio Oriente, che non possiamo permetterci.Come ha sottolineato il Ministro Tajani, auspichiamo con forza una de-escalation immediata e un ritorno al dialogo multilaterale, riconoscendo l'importante ruolo attivo del Governo italiano, nel promuovere la mediazione e il sostegno ai negoziati tra Stati Uniti e Iran, con particolare attenzione agli sforzi di mediazione dell'Oman. L'impegno italiano per la pace e la sicurezza regionale, basato su un approccio multilaterale e responsabile, deve continuare a essere un faro per la comunità internazionale."Così ha commentato il deputato di Fratelli d'Italia e componente del gruppo interparlamentare Italia-USA del Parlamento Federico Mollicone partecipando alla convocazione d'urgenza del Parlamento di questa mattina.


