Banche, Turco (M5S): Governo nel caos e scontro senza precedenti*

(ASI) Roma - “Da mesi in Italia impazza un risiko bancario che sta facendo divampare un incendio, con la complicità del Governo Meloni che gioca a fare il banchiere per compiacere le solite lobby ma è totalmente privo di visione.

Nelle ultime ore si è aperto un clamoroso scontro bancario-istituzionale su cui Meloni e Giorgetti fanno finta di niente. Banco Bpm ha annunciato un ricorso al Tar contro la Consob, che ha autorizzato un mese di sospensione dell’offerta lanciata da Unicredit sullo stesso Banco Bpm; Unicredit a sua volta ha annunciato un ricorso al Tar contro la decisione del Governo di attivare il golden power con paletti rigidi per l’offerta su Banco Bpm. Accurati resoconti giornalistici parlano di un Governo spaccato e nel caos, in preda ai peculiari interessi dei singoli partiti della maggioranza. La Lega pensa che Banco Bpm sia cosa sua e ha eretto un muro contro Unicredit, sfociato nel golden power; Forza Italia si è invece schierata a favore di Unicredit, con il vicepremier Tajani che, secondo retroscena molto particolareggiati, ha intenzione di riportare il tema in Consiglio dei ministri. Insomma, il caos più totale. Purtroppo è l’effetto nefasto di un Esecutivo che, scendendo in campo da giocatore nella battaglia finanziaria, ha prima appoggiato il matrimonio Mps-Banco Bpm-Anima. Poi, sfumato questo disegno, ha appoggiato l’offerta di Mps su Mediobanca, alleandosi con la finanza privata dei Caltagirone e dei Del Vecchio. Infine ha deciso di ostacolare l’offerta di Unicredit su Banco Bpm con un esercizio del golden power ora oggetto di un ricorso. Come abbiamo sempre detto, incredibilmente il Governo partecipa a questo Far West finanziario, peraltro alimentato dagli extraprofitti bancari mai tassati da Meloni & Co. Un Far West che si sta consumando sulla pelle di lavoratori e imprese, letteralmente messi in ginocchio da due anni di calo dei prestiti bancari e da politiche economiche governative fallimentari. Siamo in uno scenario in cui le banche vogliono mangiarsi a vicenda senza alcun riflesso nemmeno lentamente positivo sull’economia reale. L’Esecutivo Meloni, che al suo interno vede consumarsi uno scontro senza precedenti, consolida così la sua natura di Governo delle lobby, attento ai desiderata dei club finanziari, sideralmente lontano dai cittadini e dalle imprese. Il M5S chiede al Governo risposte a un’interrogazione depositata in Senato già da tempo e continua a insistere sulla proposta di costituzione di una Banca pubblica per gli investimenti, sull’esempio della Bpi francese, usando alcuni istituti di credito pubblico oggi presenti in Cdp, Invitalia e MedioCredito Centrale”. Lo comunica in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S e coordinatore del Comitato pentastellato economia, lavoro, impresa.

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