(ASI) "L'Italia non necessita di alcun ulteriore potenziamento del riarmo poiché la Russia non è intenzionata ad invaderci - dichiara in una nota Cristina Zaccanti, referente dell 'Osservatorio del Popolo della Famiglia Vita e Salute - È stato detto con chiarezza, cifre alla mano, in piazza Castello a Torino sabato 12 aprile u.s.in occasione della manifestazione organizzata dalle tre associazioni Coordinamento Piemonte per i Diritti Umani (CoPiDU), Variante Torinese e Casa del Popolo , sostenuta anche dal Popolo della Famiglia.
Sappiamo bene quale giro di interessi esista intorno al potenziamento dell'industria bellica anche in Italia ma ci rendiamo conto di quale minaccia incomba sulle nostre famiglie. La leva militare obbligatoria è stata solo sospesa. Basterebbe un atto del Presidente della Repubblica per ripristinarla costringendo i nostri giovani ad affrontare una guerra che si risolverebbe in un massacro. Tra i numerosi interventi - aggiunge Zaccanti - si è distinto quello del professor Carlo Bravi, referente del circolo torinese del Popolo della Famiglia (oltre che membro del CoPiDU ), che ha proposto l'unica praticabile alternativa: investire capitali nella natalità. Dati statistici dimostrano che 200.000 € costa la crescita di un figlio. In realtà si tratta del miglior investimento fattibile poiché ogni bambino determina il rilancio di tutta una serie di attività che innescano inevitabilmente la ripresa economica. Quanti bambini, portatori di linfa al benessere nazionale, potrebbero venire al mondo se si potenziasse la cultura della vita, se si sostenessero le giovani famiglie e i 29 milioni di famiglie già esistenti che si fanno carico di anziani, disabili, malati? Quanto si potrebbe investire in salute pubblica, scuole, previdenza con il denaro sottratto alla guerra, inutile strage? Con il Reddito di Maternità, 1000 € al mese , assegnati alla mamma che si occupasse in esclusiva della cura del proprio bambino per i suoi primi 8 anni di vita, quante mamme, con la relativa famiglia, potrebbero crescere bimbi sereni a vantaggio proprio e della collettività? La maternità e la paternità devono essere immediatamente valorizzati riconoscendo ad essi non solo il termine appropriato di "madre" e "padre" ma anche la funzione di motore di un rinnovato benessere che restituisca all'Italia il ruolo di leader della cultura occidentale che "non può che definirsi cristiana".


