Morto sul lavoro nel Lodigiano. Paolo Capone, Leader UGL: “Indignazione non basta più, costruire sistema per tutela lavoratori”

(ASI) “Siamo sconvolti e indignati per l’ennesima tragedia che si è consumata oggi all'interno di una cascina a Brembio, nel Lodigiano, in cui ha perso la vita un 18enne, rimasto schiacciato, secondo una prima ricostruzione, dalla caduta di un pesante componente di una macchina agricola mentre lavorava.

Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale, che non può essere considerata una semplice fatalità. Il fenomeno delle cosiddette morti bianche è inaccettabile in un Paese avanzato, la cui Costituzione si basa sul diritto al lavoro. Crediamo che investire nella sicurezza significhi puntare sul rafforzamento dei controlli, sulla cultura della sicurezza e sulla formazione a partire dalla scuola. Riteniamo, inoltre, che intensificare le sanzioni sia doveroso in caso di violazioni delle norme. Il bilancio delle vittime in Italia mostra un trend insostenibile, per cui l'indignazione non basta più. Serve costruire un sistema che garantisca maggiori tutele ai lavoratori”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta, Paolo Capone, Segretario Generale UGL, e Maurizio Buonfino, Segretario Regionale UGL Lombardia, in merito alla morte di un 18enne, rimasto schiacciato da un mezzo agricolo mentre lavorava in un campo a Brembio, nel Lodigiano.

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