(ASI) Roma - "A Bologna, grande città universitaria, gli studenti del collettivo autonomo durante un libero corteo impiccano un manichino di Giorgia Meloni a testa in giù.
A Bari, sulle mura dell’istituto statale Romanazzi, appaiono insulti al ministro Valditara. Meno male che qualcuno se la prendeva con il decreto del governo che avrebbe limitato la libertà di espressione. Mi viene da pensare al ministro che dopo anni ha sbloccato i contratti per il personale scolastico. Mi viene da pensare alla figlia del presidente del consiglio e vorrei fosse protetta dagli effetti di gesti irresponsabili. Che libertà è quella che incita alla violenza o ricorre al volgare insulto?” Lo dichiara in una nota la deputata della Lega, Simonetta Matone.
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