Istituto Friedman: da Referendum ed elezioni emerge democrazia debole
(ASI) Roma - "Nell'ultimo decennio abbiamo partecipato a numerose missioni di osservazione elettorale indipendente in occasione di consultazioni elettorali, anche in Paesi non compiutamente democratici, ma mai abbiamo assistito alla mancata apertura di decine e decine di sezioni elettorali come accaduto ieri in Italia, tra l'altro nella città natale del Capo dello Stato.                                                                                  
Anche in sistemi democratici deboli l'apertura dei seggi è un prerequisito di qualsiasi consultazione elettorale. Il boicottaggio mediatico, anche da parte degli organi d'informazione di Stato, nei confronti del referendum sulla giustizia ha ostacoltato il raggiungimento del quorum necessario. La pubblicazione da parte di organi dello Stato, a pochi giorni dalle elezioni di liste di proscrizione di cosiddetti candidati "impresentabili", nonostante non riportassero condanne  Cuba, Bertoldi e Matos (Istituto Friedman): L’occidente si schieri con il popolo per la libertàdefinitive, rappresenta un altro vulnus democratico volto ad additare persone senza alcun rispetto per il principio di presunzione d'innocenza dell'indagato garantito dalla Costituzione, così come risulta incomprensibile l'arresto di alcuni candidati alla vigilia del voto. 
Siamo molto preoccupati dagli elementi di scarsa democraticità che hanno caratterizzato queste consultazioni elettorali, infatti le avvisaglie fanno pensare a una deriva politico-istituzionale disordinata del Paese verso una mancanza del rispetto delle più fondamentali regole istituzionali, democratiche e costituzionali."  Così Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell'Istituto Milton Friedman.
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