(ASI) "Il sistema dei trasporti ferroviario regionale è al collasso a causa delle limitazioni della capienza massima consentita al 50 per cento sui treni a lunga percorrenza".

È quanto dichiarano il senatore Massimo Ruspandini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Trasporti al Senato e responsabile Nazionale del Dipartimento Trasporti, e Marco Carmine Foti, dirigente nazionale del Dipartimento Trasporti di Fratelli d’Italia.

"Intercity e Frecce viaggiano mezzi vuoti sottraendo la possibilità a 500 persone per treno di poter viaggiare con i servizi nazionali e riversarsi sui treni regionali, dove peraltro permane il limite (teorico) dell’80 per cento di capienza e dove molto spesso si creano grandi assembramenti a discapito di sicurezza e qualità dei servizi. Si aggiunga anche che la soluzione della prenotazione sui treni a lunga percorrenza sta mandando in tilt il sistema, con intercity e frecce semi-vuoti ed i passeggeri ad optare per la scelta dei servizi regionali. Contribuendo ancora di più al caos del settore. Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile non ascolta gli appelli delle Regioni che si ritrovano a gestire servizi che comunque non possono superare l’80 per cento della capacità di carico. Siamo l’unica Nazione al mondo in cui è stato prima inserito il limite delle restrizioni e successivamente non è stato mai eliminato. Si è deciso quindi di penalizzare pesantemente il trasporto pubblico locale ferroviario in un momento così delicato per la mobilità turistica e sistematica" concludono Ruspandini e Foti.

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