(ASI) “Sulla legge Zan è indispensabile aprire un confronto serio sugli articoli 1, 4 e 7. Sull’autodichiarazione di genere, sulla possibile introduzione di reati di opinione e sull’insegnamento delle teorie gender nelle scuole sono inaccettabili i diktat che arrivano da sinistra ed è invece doveroso sostenere l'attività del Parlamento per evitare di varare una legge in contrasto con principi fondamentali ed anche con norme della Costituzione.

Lo stesso Presidente della Repubblica avrebbe difficoltà a firmare una legge del genere e potrebbe essere costretto a rimandarla alle Camere. Tutti noi vogliamo maggiori tutele per i cittadini e pene più severe per reati dettati da pregiudizi sessuali, ma per questo auspichiamo l’approvazione di un testo nel quale siano tolte quelle parti che nulla hanno a che vedere con il fine su cui stiamo discutendo”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

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