(ASI) Roma - “La petizione online, lanciata dalla Cgil e da altre organizzazioni a favore della pillola RU 486, è volta a ingannare l’ opinione pubblica, poiché propone un modello di società che punta a generare una nuova carneficina di vite, stroncate sul nascere, ponendo gravi rischi all’ incolumità psichica e fisica delle donne. La libertà di scelta non può comprendere la possibilità di decidere quali feti devono venire al mondo e i figli che bisogna lasciare morire.

La selezione era usuale, nell’ epoca del Nazismo, per garantire la purezza della razza. Rischiamo di assistere nuovamente a tragiche realtà del passato per colpa di organizzazioni, anche sindacali, che non rappresentano più l’ Italia reale”. Lo dichiara, in una nota, Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica, associazione radicata in tutte le 20 regioni italiane, 35 province, in contatto con 6.007 chiese evangeliche e che collabora con Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni.

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