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Arte e Patriottismo nell'Umbria del Risorgimento

Arte e Patriottismo nell'Umbria del Risorgimento : ineccepibile il programma di inaugurazione ivi compresi concerto e brani declamati. Non si può mettere il bavaglio alla libera interpretazione artistica

 

Perugia, 31 ottobre 2011

Certa sinistra predica bene e razzola male. Non si può essere paladini di una cultura libera solo fino a quando fa comodo e poi indignarsi quando i conti non tornano ed emergono verità scomode. La cerimonia di inaugurazione della Mostra Arte e Patriottismo nell'Umbria del Risorgimento è stata ineccepibile sotto ogni punto di vista, organizzativo e culturale. Indignarsi per la declamazione del Discorso di Mussolini ai triestini è al contempo miopia storica, considerato che è innegabile che nei 150 anni di Unità ci sono stati anche i decenni di esperienza fascista, e inaccettabile bavaglio alla libera espressione di artisti umbri che non sono certo sospettabili di nostalgia del Ventennio.

Inutile dire che certi distinguo e indignazioni se non fossero fuori luogo sarebbero grotteschi. Forse certa sinistra pensa ancora che la cultura sia organica ed omologabile ad un certo modo di pensare e non riesce a metabolizzare che a distanza di oltre mezzo secolo da certi fatti alcuni tabù vanno infrangendosi e disintegrandosi in nuove libere e sincere interpretazioni della Storia

Pretendere di dare letture univoche o peggio dogmatiche negando l'evidenza appartiene ad altre epoche e ad altri regimi fortunatamente tramontati.

Andrea Lignani Marchesani

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