(ASI) Roma - "E' doveroso rilevare la disparità e le diseguaglianze nell’applicazione dei provvedimenti adottati dal governo centrale su tutto il territorio nazionale. Purtroppo la riforma del Titolo V ci ha portato ad avere tanti sistemi sanitari regionali differenti, un modello che ha mostrato tutti i suoi limiti e su cui sarà necessaria una profonda riflessione.

Bisognerà seriamente ripensare la gestione sanitaria con l'obiettivo di limitare le sperequazioni esistenti, tra le diverse Regioni, che questa pandemia ha semplicemente accentuato. In molte regioni, nonostante le risorse stanziate dal governo, ci sono stati gravi ritardi sia nell'attivazione delle Usca, sia nell'aumento del numero dei posti in terapia intensiva". Così, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama il senatore del Movimento 5 Stelle Raffaele Mautone.

"Con la conseguenza logica - e drammatica - ha aggiunto - di gravissimi ritardi, che segnalano tantissimi cittadini: dall’esecuzione dei tamponi ai contatti dei soggetti positivi all’assistenza e alla corretta gestione domiciliare dei pazienti con COVID 19, le cui condizioni cliniche, se monitorate, controllate periodicamente e con le opportune terapie domiciliari, secondo i protocolli stabiliti, non necessitano del ricovero ospedaliero, da riservare ai casi più gravi. E arriviamo ad oggi. Sarà importante una corretta ed efficace campagna d’informazione, di comunicazione e di sensibilizzazione dei cittadini per spiegare l’importanza della vaccinazione, per favorirne il più possibile l’adesione volontaria, convinta e partecipata. Questo vaccino rappresenta una speranza e il compito più importante che avremo nei prossimi mesi sarà quello di monitorarne la distribuzione e la somministrazione. Nella consapevolezza che, nel frattempo, dobbiamo continuare come abbiamo fatto finora: rispettando le regole e senza abbassare la guardia. Seguire facili suggestioni o sfruttare le paure e l'esasperazione dei cittadini non servirà a contenere i contagi da Covid-19. Il governo sta continuando a sostenere le categorie in difficoltà a causa delle chiusure nella consapevolezza che nessuno deve essere lasciato indietro e che, purtroppo, fin quando non avremo un vaccino la tutela delle vite umane passerà attraverso l'uso delle mascherine e il distanziamento sociale".

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