(ASI) Roma - “Chiediamo alle autorità della Repubblica Islamica di fermare immediatamente la condanna a morte, prevista per oggi, nei confronti di Ahmadreza Djali, il ricercatore iraniano-svedese che ha lavorato a lungo a Novara e che è detenuto, da quattro anni, in un carcere di Teheran. La Farnesina intervenga per una soluzione positiva della vicenda.
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, prepari immediatamente durissime sanzioni, nei confronti del governo dei Pasdaran, da applicare nel caso in cui venisse effettuata l’impiccagione. La vita è un dono di Dio e nessuno può permettersi di sopprimerla”. Lo dichiara, in una nota, Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica, associazione radicata in tutte le 20 regioni italiane, 32 province, in contatto con 6.007 chiese evangeliche e che collabora con Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni.
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