(ASI) Da una notizia appresa in rete siamo risaliti ad uno studio approfondito compiuto dai Medici David M. Morens, Jeffery K. Taubenberger e Anthony S. Fauci, che hanno esaminato le informazioni rilevanti dalla più recente pandemia influenzale del 1918-1919: “l'influenza spagnola”. I medici hanno esaminato sezioni di tessuto polmonare ottenute durante 58 autopsie ed esaminato patologici e dati batteriologici da ben 109 serie di autopsie pubblicate che descrivevano 8398 autopsie individuali. L'influenza spagnola uccise milioni di persone, ed anche in questo caso, le cure furono: “distanziamento sociale, maschere per la bocca e chiusura dei malati in stanze poco ventilate”. Lo studio del 2008 che vede anche tra gli autori lo stesso dr Anthony Fauci decretò con le autopsie che la maggior parte dei decessi nella pandemia influenzale del 1918-1919 fu provocata direttamente da polmonite batterica secondaria generatasi nelle alte vie respiratorie. Infezione polmonare batterica, che si contrae indossando maschere per bocca e inalando la stessa aria espirata più e più volte. Si legge a chiare lettere in inglese quanto segue: The majority of deaths in the 1918–1919 influenza pandemic likely resulted directly from secondary bacterial pneumonia caused by common upper respiratory–tract bacteria.
Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia (ASI) il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC) Mauro Tiboni.
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