Scuola, Rampelli (VPC-FDI): contratto fornitura banchi, perche’ e’ stata scelta una società inadeguata? Interrogazione al pres. Conte e alla ministra Azzolina

(ASI) “Benché il contratto con la Nexus sia stato annullato, qualcosa continua a non tornare nel super-appalto da 45 milioni di euro indetto per la fornitura dei banchi scolastici.

Tra le aziende aggiudicatrici,  ce n’era una che poi non è risultata idonea. La Nexus made srl,  con un capitale sociale di appena 4mila euro e un fatturato annuo di 400 mila euro che  si occuperebbe di "diffusione, promozione, organizzazione e gestione di manifestazioni, eventi, fiere e congressi". Lavora su tante cose tranne che di arredamento scolastico. Peraltro il marketing digitale non l’ha neppure sfiorata visto che è priva di un sito internet. Cosa piuttosto grave visto che si lavora con la pubblica amministrazione e con la fornitura di 180mila banchi al costo di 247.80 euro l’uno per un super-appalto di 45milioni di euro. saA causa del clamore suscitato da quest’aggiudicazione, il contratto di fornitura è stato annullato. Quello però che non si riesce a capire perché nessuno lo ha mai chiarito è come sia stato possibile che una società con un capitale sociale irrisorio e con un solo dipendente, peraltro lo stesso Aubry, possa essere entrato nel ‘cerchio magico’ dei fornitori della pubblica amministrazione per il maxiappalto dei banchi a rotelle. Vogliamo chiarezza definitiva. Per questo, anche se il contratto è saltato, resta il paradosso di una vicenda che ha avuto questo esito soltanto perché è diventata pubblica. Chiediamo quindi al presidente Conte e alla ministra Azzolina se non s’intendano fare chiarezza sull’appalto, sulle ragioni che hanno portato a scegliere la società Nexus Made srl, e come abbia potuto selezionare un’azienda che ha un unico dipendente, Fabio Aubry. Non c’è una commissione esaminatrice dei titoli dei partecipanti a questo genere di bandi?”.
È quanto dichiara in una nota il vicepresidente della Camera dei deputato Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che ha depositato un’interrogazione al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla ministra della Istruzione Lucia Azzolina.

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