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Indignati: CasaPound Italia, black bloc alibi per proteggere soliti impuniti


(ASI) Iannone, la prossima volta anche noi in piazza per manifestare e difendere Roma Roma, 16 ottobre – ‘’I black bloc non esistono, sono l’ennesimo alibi di chi si ostina a voler proteggere i soliti noti. A distruggere la città, a incendiare macchine di cittadini indifesi, a trasformare 20 metri cubi di sampietrini in proiettili sono stati gli stessi che il 28 ottobre del 2008 hanno impunemente messo a ferro e fuoco piazza Navona per difendere le ragioni dell'antifascismo militante contro il Blocco studentesco;

gli stessi che hanno incendiato cassonetti e devastato il centro di Palermo per impedire la presentazione del libro di Domenico Di Tullio ‘’Nessun dolore, una storia di CasaPound’. Gli stessi che hanno devastato Cuneo e ferito gravemente un nostro responsabile per scongiurare l’apertura di una sede di Cpi e che ogni giorno aggrediscono i nostri militanti nelle Università di mezza Italia per impedirgli di fare politica. Sono quelli che fanno i cortei scortati dalla polizia e che arrivano a Roma in pullman con de Magistris’’. Lo afferma in una nota il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone. ‘’Il signoraggio, l’usura, l’emergenza casa, il precariato sono i problemi del paese, e non da ora - aggiunge Iannone - Sono gli stessi problemi contro cui il nostro movimento si batte da anni in una beata solitudine. Eppure il governatore uscente della Banca d’Italia, pur condannando gli episodi di violenza, ha ritenuto di esprimere solidarietà e comprensione ai cosiddetti indignati. Il fatto che Draghi offra ‘protezione’ a questi 'ragazzi' la dice lunga su chi ci sia dietro queste scene di follia collettiva. Quanto a noi, che ogni giorno lottiamo nelle strade, nelle scuole e nelle università di tutta Italia per affermare questi principi, ieri in piazza non c’eravamo, ma la prossima volta indiremo una contromanifestazione contro le banche, l'usura e i ladri di futuro e per difendere la nostra città''.

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