(ASI) “Il ministro Bonafede chiarisca sulla concessione degli arresti domiciliari a detenuti, anche quelli sottoposti al regime di 41bis, in virtù delle norme varate a seguito dell’emergenza Covid-19”.

A denunciarlo in un’interrogazione presentata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede il vicepresidente della Commissione Giustizia al Senato, Alberto Balboni e il vicepresidente vicario del gruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti. I senatori di FdI sottolineano che queste misure domiciliari avvengono anche “senza la prescrizione dell’utilizzo del braccialetto elettronico” e inoltre, prevedendo la procedura semplificata, “al magistrato sarebbe preclusa la possibilità di acquisire la relazione sulla condotta del detenuto, elemento fondamentale per il giudizio sulla personalità del soggetto. In questo modo il regime dei domiciliari diventa un atto dovuto”. Per questa ragione, concludono Balboni e Rauti, chiediamo che il ministro Bonafede “intervenga sia per verificare quali misure di sorveglianza sono state garantite e previste, ma soprattutto se ritenga che il ricorso alla detenzione domiciliare verso chi si è reso responsabile di efferati crimini sia un’offesa nei confronti le vittime e gli stessi familiari”.  

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