(ASI) "La multa inflitta a Tim da parte dell'antitrust per le condotte lesive degli investimenti pubblici e privati nello sviluppo della fibra riequilibra il mercato a favore dell'infrastrutturazione per le imprese e a favore dei servizi di telecomunicazioni per gli utenti. Soltanto un’impresa su tre è dotata di connessioni in banda ultra larga, e circa due aziende su tre risiedono nelle “aree grigie”, mentre la connessione ultralarga raggiunge solo il 10% delle famiglie, in ritardo rispetto gli obiettivi di digitalizzazione previsti dell'Agenda 2020 e dal Piano nazionale sulla BUL. La quinta generazione mobile e tutte le altre tecnologie che vedranno la luce nei decenni a venire dovranno necessariamente “appoggiarsi” alla fibra per esprimere appieno il proprio potenziale. Per garantire lo sviluppo economico della Nazione, la sovranità digitale italiana e superare il ritardo tecnologico, è, quindi, necessario, come richiesto da una mozione di Fratelli d'Italia, promuovere, mediante la partecipazione azionaria detenuta da Cassa depositi e prestiti in TIM e in Open Fiber, l'aggregazione dei beni relativi alle reti di telecomunicazioni, creando una società unica della rete, in una stretta collaborazione con Infratel, semplificando, infine, la burocrazia per i permessi e il rilascio dei voucher. "Cosí i deputati di Fratelli d'Italia Alessio Butti, responsabile Media del partito, Federico Mollicone, responsabile Innovazione per FDI.
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