(ASI) Roma - L'Omceo Roma ha approvato un manifesto e un registro per chi esercita e applica l'Ozonoterapia per tutelare tutti i medici e pazienti. L'iniziativa è finalizzata a chiarire tutti gli aspetti dell'Ozonoterapia come indicazione,evidenze scientifiche, formazione dei medici, efficacia e criticità. E' il primo Ordine dei medici in Italia ad approvare queste linee di indirizzo e un registro per i medici che praticano l'ossigeno- ozonoterapia.
Il documento è stato elaborato dall'Area Riabilitazione e Commissione Ossigeno Ozonoterapia interdisciplinare dell'Omceo di Roma Coordinati dal Consigliere Foad Aodi che è il promotore dell'iniziativa.
"Un registro per chi esercita e applica l'ozonoterapia per tutelare tutti medici e pazienti. L'iniziativa intende chiarire tutti gli aspetti dell'ozonoterapia come indicazioni, evidenze scientifiche, formazione dei medici, efficacia e criticità. "In questi anni sull'ozonoterapia sono circolate notizie contrastanti. Allora in qualità di consigliere dell'Omceo Roma e coordinatore dell'Area di Riabilitazione- spiega Aodi - ho proposto di attivare una commissione di ozonoterapia interdisciplinare, formata da circa 23 specialisti di tutte le aree, per fare chiarezza su questo settore. E sono molto soddisfatto perchè in Italia e' il primo ordine dei medici chirurgici e odontoiatri che istituisce un registro ed una commissione ad hoc sull'ozonoterapia".
Il registro, in particolare, ha tre finalità'. "Certificare la formazione dei medici che esercitano l'ozonoterapia- spiega Aodi, che e' anche membro del registro esperti della Fnomceo- tutelare i medici stessi dalla medicina difensiva, sensibilizzare tramite una corretta formazione e informazione i pazienti".
L'ozonoterapia, fa sapere ancora il consigliere dell'Ordine dei Medici di Roma, e' stata utilizzata per la prima volta in medicina estetica e ortopedia (in particolare per curare l'ernia del disco). "Molti miei pazienti che soffrono di patologie vertebrali e articolari - dice Aodi- mi chiedono se possono fare l'ozonoterapia. Personalmente sono aperto a qualsiasi metodica, anche perche' si e' visto che grazie alla riabilitazione qualificata in Italia compreso l'ozonoterapia c'e' una riduzione di circa l'80% degli interventi chirurgici. Detto questo, quando serve un intervento, naturalmente, non si puo' attendere".
L'appello che Aodi fa a tutti i medici e' quindi di "essere aperti a questa metodica, rispettando ovviamente i limiti professionali: quando si vede che il paziente non migliora- sottolinea- bisogna inviarlo dallo specialista di riferimento.Conclude Aodi che ha promosso anche ,il 28.02 ,il primo convegno dell'Omceo di Roma su "Ossigeno ozonoterapia interdisciplinare Ieri ,Oggi e Domani" in collaborazione e partecipazione di tutti i membri della Commissione omonima dell'Omceo di Roma con Ecm.
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