(ASI) "Le dichiarazioni dell'assessore Saccardi, il quale ci ricorda che il problema del coronavirus che sta interessando la Cina non riguarda chi vive in Toscana, lasciano il tempo che trova e se non ci trovassimo dinanzi a una situazione drammatica farebbero ridere visto che questa epidemia trova proprio nella Cina la sua origine.

Piuttosto quello che interessa alla popolazione residente, ben consapevole dei reali pericoli, sono i numerosi interscambi sia in termini di merci e sia di uomini determinate dalla numerosa comunità cinese che vive in Toscana ed in particolare a Prato. Un interscambio, che come le polemiche scoppiate in questi giorni hanno evidenziato, riguardano la malavita organizzata, che certamente nasconde anche traffici che sarà difficile controllare. Prova della pericolosità è l'operazione svolta dalla Guardia di Finanza di Padova che ha sequestrato 10 tonnellate di carne infetta dalla peste suina proveniente dalla Cina e destinata ai ristoranti cinesi della penisola. Senza dimenticare che da domani, 25 gennaio, per due settimane si svolgerà il carnevale cinese. E' evidente che la soglia di sicurezza dovrà essere alzata e a questo punto non sono più sufficienti le rassicurazioni dell'assessore Saccardi, il quale dovrà spiegare ai cittadini toscani e in particolare a quelli di Prato, quali sono le misure precauzionali che intende assumere per la tutela della salute pubblica. E certamente non ci tranquillizza, e come Fratelli d'Italia non siamo soddisfatti, quando ritiene che il problema non riguardi chi vive in Toscana. Questo il popolo Toscano lo sa benissimo, anche senza il suo autorevole intervento". Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra.

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