(ASI) "L’ uccisione mirata del generale Soleimani da parte degli Stati Uniti è un cinico atto che spinge il mondo verso la guerra e una spirale incontrollata di violenza. Siamo di fronte ad un passaggio drammatico per l’intera umanità, bisogna scendere in piazza per fermare questa follia -ha dichiarato in una nota Luca Cangemi della segreteria nazionale del PCI.
L’ Italia e la Sicilia, in particolare, sono investiti pienamente dai venti di guerra, a causa della massiccia e incontrollata presenza militare degli USA sul nostro territorio, allegramente permessa da governi servili e recentemente rafforzata, anche sul piano nucleare.
È in particolare la base di Sigonella, perno della presenza degli Stati Uniti nel Mediterraneo, rampa di lancio delle più oscure imprese degli USA in Medio Oriente, che colloca in prima fila il nostro territorio e lo espone a rischi gravissimi.
Già adesso, ogni giorno, le attività militari di Sigonella e in particolare gli incessanti voli di droni di guerra, rappresentano un gravissimo rischio per la vita civile e in particolare per il traffico aereo dell’aeroporto di Catania.
È chiaro che in una situazione quale quella che si è venuta a determinare in queste ore i rischi si moltiplicano esponenzialmente.
È necessaria un’immediata mobilitazione popolare perché il nostro territorio non sia una piattaforma di guerra. È ora di costringere le autorità locali e nazionali, che finora hanno fatto irresponsabilmente finta di niente, a prendere posizione. - ha concluso Cangemi.
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