(ASI) "L’allarme lanciato dal Copasir sulla possibilità che il governo italiano possa concedere ad aziende cinesi, come Huawei e Zte, le infrastrutture delle telecomunicazioni per lo sviluppo della rete 5G, oltre a confermare i nostri timori, dovrebbe essere più che sufficiente per imporci una presa di posizione netta e forte. Dal 2015, infatti, esiste una legge in Cina che obbliga qualsiasi cittadino e azienda del Paese asiatico a condividere i dati e le informazioni con i servizi di sicurezza in tutto il mondo. Un’eventuale apertura nei confronti di Pechino, quindi, metterebbe a serio rischio le informazioni e i dati sensibili di cittadini, enti e aziende italiani, regalando i nostri dati a dei giganti informatici legati a un Paese non democratico, a scapito della privacy e della nostra sicurezza. Insomma, il memorandum Italia-Cina più che opportunità commerciali ha aperto delle crepe nell'architettura della sicurezza nazionale davanti a cui il governo italiano non dovrebbe permettersi nessuna ambiguità". Lo dichiara in una nota Deborah Bergamini, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera e responsabile Trasporti, Tlc e poste di Forza Italia.
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