(ASI) Roma – “E’ necessario che l’attuale ministro all'Istruzione metta in atto qualsiasi iniziativa che preservi anche nelle scuole le più autentiche tradizioni nazionali, delle quali il presepe è una delle espressioni più rilevanti. Da sempre è uno dei simboli più importanti della tradizione cristiana del nostro Paese, rappresenta la famiglia e la concordia, nel solco della più autentica tradizione popolare italiana. Proprio per questo dev'essere adeguatamente valorizzato e, assolutamente, va incoraggiato l'allestimento negli istituti scolastici, luogo per eccellenza di educazione e formazione. È decisivo che i nostri ragazzi, a contatto con questa multiculturalità sempre più presente nelle scuole e nei luoghi di svago, conoscano, capiscano e concorrano a preservare i valori che hanno contraddistinto da sempre la nostra civiltà. 
Voglio ricordare a Fioramonti che esiste uno stanziamento della regione Veneto di 50 mila euro destinato alle scuole proprio per realizzare i presepi; precedentemente anche l'amministrazione comunale di Arezzo ha richiesto alle scuole comunali di allestire un piccolo presepe, sperando che l'invito fosse accolto anche dagli istituti statali poiché «È una tradizione importante alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare»”.
 
Così la deputata della Lega Giorgia Latini, Vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere