(ASI)  "La gestione del caso Ilva dimostra per l'ennesima volta la politica fallimentare di chi vuole imporre il No a qualunque investimento estero, facendo morire l'economia e il lavoro per colpa della burocrazia".

A sostenerlo è Raimondo Grassi presidente del movimento civico Roma Sceglie Roma. "Un governo che non coglie il dramma di quattordicimila famiglie lasciate a casa, facendo scappare l'ennesimo investimento che avrebbe salvaguardato migliaia di famiglie dovrebbe dirci quale programma ha per l'Ilva e quale per le centinaia di altre grandi e piccole aziende che in Italia sono strozzate dalla burocrazia", aggiunge Grassi.

"Bisognerebbe dire la verità e spiegare agli italiani se dietro questa scelta folle di respingere l'offerta di Mittal non ci sia la volontà di andare a regalare l'acciaieria italiana a qualche amico tedesco o francese. In Italia per colpa della burocrazia si perdono ogni anno oltre 30 miliardi di investimenti esteri che consentirebbero di far ripartire le imprese e il lavoro per migliaia di nostri giovani che oggi scappano all'estero in cerca di opportunità. L'esempio di questa situazione è la Capitale, resa ostaggio dei No a tutto. Una città che non riesce neppure a cambiare le scale mobili tenendo chiuse per mesi le stazioni metropolitane del centro storico".

"Roma Sceglie Roma, da oltre tre anni, insieme a illustri giuristi, comitati civici e associazioni è al lavoro per delineare l'unica strada possibile in grado di rilanciare immediatamente l'economia e creare nuovi posti di lavoro per Roma: la legge speciale, attraverso un decreto legge snello, è l'unico strumento che può rimettere in piedi una città in cui i servizi sono scadenti, il commercio è in crisi, non si aprono più cantieri e ogni giorno si perdono aziende e posti di lavoro".  Conclude la nota di Roma Sceglie Roma.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere