(ASI) “Condivido le ragioni dei pescatori pugliesi che questa mattina hanno manifestato a Bari per protestare contro le rigide regole imposte dall’Unione Europea sulla grandezza delle reti da pesca.

Il Governo nazionale si attivi immediatamente con l’Europa per chiedere la modifica del Regolamento del Piano comunitario della Pesca. Non solo, individui misure concrete di sostegno al reddito, magari utilizzando le risorse non spese per il Reddito di Cittadinanza.

Siamo di fronte a un settore d’eccellenza per la Puglia, che conta 1511 pescherecci (seconda flotta in Italia) e che ora vive una crisi profonda: il 56% della flotta pugliese si occupa di Piccola Pesca e quindi non può utilizzare la rete prevista dalla UE, contravvenendo si rischiano multe salatissime.

“Ma, in una giornata di protesta come questa, è bene anche ricordare che l’Europa assegna alla Puglia 89 milioni di euro di Fondi Europei (PO FEAMP) e la Regione Puglia ad oggi ne ha impegnati e spesi solo 27, vale a dire il 30%. Anche in questo caso, come per il PSR in Agricoltura, siamo l’ultima Regione per l’impiego e l’utilizzo dei fondi europei e a fine anno c’è il rischio di dover restituire la parte non spesa. Insomma, al danno delle RETI bisognerà aggiungere quello dell’ennesima negligenza del presidente Michele Emiliano.

“Personalmente, come eurodeputato, verificherò e mi impegnerò per individuare soluzioni praticabili, non slogan, in grado di sostenere il comparto della pesca”. Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, on. Raffaele Fitto.

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