(ASI)  Roma - "Stamattina, con nostra grande sorpresa, abbiamo letto su 'La Stampa' un'intervista al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nella quale dice che 'tra le tante priorità' da mettere nella manovra c'è 'collegare il salario minimo, al quale non siamo pregiudizialmente contrari, ai contratti collettivi delle associazioni maggiormente rappresentative per evitare lo si possa stabilire per legge considerandolo una variabile indipendente dall'economia del Paese'.

Vogliamo dare una notizia a Boccia e a tutti quelli di Confindustria: ai tavoli che si sono svolti al Ministero la Lega, con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, voleva cancellare l'art. 3 della proposta Catalfo che avrebbe arginato il dumping contrattuale recependo - di fatto - quanto auspicato dal leader degli industriali. Infatti riconoscere come 'leader' quei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali 'comparativamente più rappresentative', in quei settori dove c'è una pluralità di contratti, è uno dei capisaldi del ddl Catalfo che Confindustria ha tanto osteggiato. Ora hanno cambiato idea? Perché? Con la Lega eventualmente al Governo si scordino di farlo come dicono loro. Auguri!". Così in una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle in Commissione Lavoro.

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