(ASI) La nave della ONG tedesca Sea Watch 3 con a bordo 52 migranti soccorsi al largo della Libia mercoledì scorso viaggia verso Malta, dopo essere arrivata a poca distanza da Lampedusa.

Tripoli si era offerta di riaccoglierli ma la ONG ha rifiutato di riportarli indietro sottolineando che la Libia non è un porto sicuro. “Niente Malta. SeaWatch ha cambiato nuovamente rotta: ciondola nel Mediterraneo e gioca sulla pelle degli immigrati, nonostante abbia chiesto e ottenuto un porto da Tripoli”. Lo dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Stiamo assistendo all’ennesima sceneggiata, dicono di essere i buoni, ma stanno sequestrando donne e bambini in mezzo al mare. Per loro, porti chiusi!”. “Vogliono per motivi politici, per creare lo scontro politico, arrivare in Italia”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Radio Cusano Campus, sulla Sea Watch.

“Non pensino di passarla liscia, per la loro sfida politica senza senso hanno a bordo 53 persone”, aggiunge, “è la terza volta negli ultimi mesi che la stessa nave ha gli stessi comportamenti”. “E’ una forzatura politica sulla pelle di questi disgraziati”, dice ancora, “l’atteggiamento della Sea Watch sembra un sequestro di persona per motivi politici. Polemizza col Viminale sulla pelle degli immigrati”. “Sea Watch non vuole portarli in Libia? Allora – intima – spieghi perché ha chiesto a Tripoli un porto sicuro. E perché, dopo la risposta positiva, ha atteso per ore davanti alla costa africana. Aveva il via libera allo sbarco, l’atteggiamento della Sea Watch sembra un vero e proprio sequestro di persona per motivi politici. Polemizza col Viminale sulla pelle degli immigrati”.

Firma quindi la direttiva che invita le autorità di polizia ad ordinare il divieto di ingresso nelle acque italiane alla nave che sarebbe considerato “non inoffensivo”, visto che sarebbe finalizzato al “preordinato trasferimento in Italia di migranti in condizione di irregolarità”, come avvenuto in occasioni precedenti.

Maria Conti - Agenzia Stampa Italia

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