(ASI) "Ben dieci le squadre controllate o sponsorizzate da società arabe, tutte rappresentanti delle principali capitali come Parigi, Madrid e Arsenal, o di città europee come Bayer Monaco e Manchester City. E la tra italiane la Roma e il Milan.

Questo è un classico esempio di islamizzazione attraverso il soft power del calcio". A dirlo è Nicola Procaccini, dirigente di Fratelli d'Italia e candidato alle elezioni europee nel corso della conferenza stampa alla Camera, in cui la Fondazione Farefuturo e l'Ufficio Studi di FdI annunciato il Rapporto annuale sull'islamizzazione d'Europa.

"Oggi il dibattitto sulla 'penetrazione culturale' dell'Islam è praticamente nullo, e questo ci rende deboli sia in Italia e sia in Europa. Questa avviene spesso in maniera subdola, attraverso operazioni di soft power orizzontale, che significa investire in attività culturali, e verticali, cioè in iniziative popolari come il calcio. Nel primo caso, ad esempio, al Salone di Torino c'era un gigantesco stand degli Emirati Arabi con la pubblicizzazione del libro 'Sharjah - memorie di un emiro illuminato'; mentre il secondo caso avviene attraverso la sponsorizzazione o il controllo di società calcistiche. Entrambe le strategie sono il chiaro segnale di quanto il disegno dell'islamizzazione Europea sia capillare e di facile riuscita, se non si decide di affrontarlo adeguatamente attraverso misure in ambito legislativo che colpiscano i finanziamenti provenienti da quelle Nazioni che sostengono le componenti islamiche estremiste", conclude Procaccini.

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