(ASI) “Il M5S vuole modificare la legge sul conflitto d’interessi, varata dal governo Berlusconi nel 2004, ma il primo conflitto d’interessi su cui dovrebbe legiferare è proprio il suo. Il movimento, infatti, è controllato da una società privata che impone ai suoi parlamentari l’agenda di governo tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale. Il sistema di gestione di Rousseau solleva una serie di dubbi e  preoccupazioni sul metodo e la trasparenza dell'esercizio democratico”.  
Lo afferma in una nota Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, promotrice dell'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare sull’utilizzo dei Big Data, commentando l'annuncio del vicepremier Luigi Di Maio della volontà di riformare la legge in vigore. “Insomma, - aggiunge la deputata - sembra quanto meno pretestuoso volere fare una legge sul conflitto d'interessi senza prima affrontare le questioni riguardanti il mondo della Casaleggio Associati. E conclude "Meglio pensare alle vere urgenze del Paese, come il lavoro che non c'è".

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