(ASI) “La regionalizzazione del sistema scolastico mette a repentaglio l’identità e l’unità culturale della Nazione. L’Istruzione così come la Giustizia e la Difesa, ha un valore assoluto. L’art. 33 della Costituzione detta le norme sull’istruzione degli italiani e garantisce l’effettivo esercizio del diritto allo studio ed estendendo l’autonomia differenziata al sistema scolastico, tutto questo potrebbe saltare. 

Le Regioni infatti, se investite di pieni poteri, avrebbero mani libere non solo di tracciare linee guida completamente slegate dai valori nazionali, ma anche di firmare contratti di lavoro e servizi diversificati. Altro pericolo da scongiurare riguarda gli operatori, dai dirigenti del MIUR, ai dirigenti scolastici, dai docenti agli Ata, per non parlare dei precari. Passando sotto la competenza delle Regioni, si innescherebbero licenziamenti a catena perché chi ha meno risorse non potrebbe supportare questo ulteriore carico. La qualità dell’istruzione non può essere decisa secondo criteri economici e territoriali. Né tantomeno il reclutamento dei lavoratori fatto all’interno dei confini regionali. Fratelli d’Italia dice no alla regionalizzazione della scuola perché la libertà e la qualità dell'insegnamento non possono e non devono essere messi in pericolo”.
Lo dichiara Ella Bucalo, deputato di Fratelli d’Italia e vice responsabile nazionale, con delega alla scuola, del Dipartimento e Laboratorio Tematico dell’Istruzione

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