(ASI) Firenze, 26 dicembre 2018 - “E' evidente che ci vogliono affossare per favorire i taxi e farsi beffe sia del principio tutelato dalla nostra Costituzione che dai Trattati Ue della libera concorrenza sia del diritto dei cittadini ad avere servizi efficaci ed efficienti. Il ministro Toninelli ha deciso di saldare un debito elettorale coi tassisti, ma il conto lo pagheranno i cittadini e migliaia di imprese che saranno costrette a chiudere.

Probabilmente preferiscono che noi imprenditori chiudiamo le nostre aziende così potremmo andare a chiedergli il loro reddito di cittadinanza. Forse il loro sogno è un Paese in cui non c'è più libertà di impresa ma solo gente in fila davanti ai centri per l'impiego” così Giorgio Silvano Dell'Artino, presidente di Azione Ncc, l'associazione delle aziende di servizio di trasporto pubblico con conducente commenta la decisione del Governo di approvare un decreto sugli Ncc.

Decreto che ha visto la luce nella notte fra sabato e domenica dopo che si sono accorti che mancavano le coperture per la disciplina sugli Ncc contenuta nel maxiemendamento votato al Senato

“Col ministro Toninelli – fa notare Dell'Artino – che si è subito premurato di farlo sapere sulla sua pagina Fecebook ai suoi tanti tassisti in attesa. E li capisco, i tassisti ora possono festeggiare perché Toninelli sta dando un colpo mortale a migliaia di imprese, solo nella nostra Toscana sono oltre 2 mila gli Ncc, lasciando di fatto al monopolio dei taxi il trasporto pubblico non di linea”.

“Perché al di là dei loro giochini burocratico-lessicali il Governo – continua il presidente di Azione Ncc - nel decreto ha rinnovato l'obbligo per ogni Ncc di ritornare al proprio garage dopo ogni servizio. Una norma che era sempre stata sospesa perché anticostituzionale come avevano avvertito sia l'Autorità Garante della Concorrenza che la Corte di Giustizia della Ue. Ciò porterà l'Italia a essere multata dalla Ue, ma ai ministri e ai parlamentare poco importa perché tanto quelle multe le pagheranno i cittadini italiani. Così oltre al danno ci sarà pure la beffa”.

“E' per difendere i nostri diritti di imprenditori e quelli dei cittadini che Azione Ncc sarà domani, 27 dicembre, in piazza con tutti gli altri colleghi Ncc d'Italia a Roma. Non abbiamo infatti nessuna intenzione di abbassare la testa davanti ai soprusi e quindi ci batteremo con tutti i mezzi per salvare le nostre imprese e il diritto delle nostre famiglie a vivere onestamente del proprio lavoro” conclude Dell'Artino.

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