(ASI) Roma, . “La fase di sperimentazione dell’utilizzo del taser da parte della Polizia di Stato sta proseguendo con ottimi risultati. Credo sia giunto il momento di pensare al medesimo percorso per la Polizia Penitenziaria”.


Ne è convinto Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia, che sostiene da tempo “la necessità di dotare ogni Istituto di pena di questo strumento di deterrenza in caso di situazioni di particolare pericolosità. Non si tratta di fornire una pistola a impulsi elettrici a ogni agente, ma di formare, in ogni struttura carceraria, un nucleo di pronto intervento, che possa utilizzare questo mezzo in contesti di estrema necessità, secondo un preciso disciplinare. Certo non si può che concordare sul fatto che l’ambiente carcerario rappresenti un contesto delicato e richieda particolari attenzioni, tuttavia dobbiamo anche tutelare chi opera al suo interno, provvedendo a fornire agli agenti formazione, addestramento e strumentazioni più moderne e adeguate all’attuale situazione degli istituti detentivi”.

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