(ASI) “La recente escalation militare in Libia desta profonda preoccupazione. È necessario profondere ogni sforzo diplomatico affinché si ottenga un cessate il fuoco integrale e duraturo fra tutte le milizie coinvolte negli scontri a Tripoli, conditio sine qua non per il rilancio di un processo negoziale credibile sotto l’egida delle Nazioni Unite”, afferma il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.

“Tutte le potenze coinvolte e, in particolare, gli Stati membri dell’Unione Europea devono dimostrare responsabilità e lavorare con comunione di intenti per la pace, evitando di perseguire agende occulte, foriere di questo perenne stato di instabilità in Libia. Continueremo a essere vigili e determinati nel condannare pericolosi giochi dietro le quinte, fin troppo spesso dettati da obiettivi geo-energetici e non dalla preoccupazione per la popolazione coinvolta. Se è evidente che l’attuale modello imperniato sul controllo del territorio da parte delle milizie in Tripolitania è senz’altro fallimentare, è ancor più vero che tentare di schiacciarlo con la forza delle armi non farà che alimentare la perdurante fragilità delle istituzioni: al contrario, è necessario adoperarsi per favorire un nuovo modello unificato tanto militare quanto amministrativo, ma solo mediante la via negoziale. Se qualcuno dovesse avere obiettivi diversi, dovrà assumersene le pesanti responsabilità”, conclude Castaldo.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere