(ASI) Roma - "Dopo il caso della nave Diciotti, conclusosi a lieto fine solo grazie al grande lavoro del Governo italiano e alla disponibilità di Albania, Irlanda e della Cei, oggi sulla questione dei migranti l'Europa ha mandato in scena un nuovo triste spettacolo, un mix di incapacità e menefreghismo di cui siamo veramente molto stanchi.

Quella di rivedere le regole d'ingaggio dell'operazione Sophia avanzata a Vienna dal nostro ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, è una proposta di buon senso: l'Italia infatti non può più ritrovarsi ad essere l'unico porto di sbarco per i migranti salvati nel Mediterraneo, così come previsto nell'accordo lascito dei Governi del Pd, ma serve necessariamente un sistema di rotazione. Eppure ancora una volta c'è chi ha preferito nascondere la testa sotto la sabbia, pensando esclusivamente ai propri interessi di bottega. Un fatto inaccettabile". Così in una nota Vito Petrocelli, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama. "Confidiamo che la riunione dei ministri degli Esteri in programma tra oggi e domani sempre nella capitale austriaca affronti il tema con maggiore responsabilità, ma se questi sono i presupposti - conclude Petrocelli - è facile immaginare quale sarà il risultato finale. A quel punto, così come preannunciato dal ministro Trenta, il Governo farà le proprie valutazioni a riguardo".

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere