(ASI) Roma - "I fatti di Foggia meritano una profonda riflessione. Dodici braccianti neri, sfruttati e lasciati per ore distesi in terra, l'ultimo peraltro prelevato dopo 9 ore, sono immagini agghiaccianti che devono suscitare in ognuno di noi un moto di sdegno. Queste immagini riaprono ancora una volta il nodo critico del caporalato». A dichiararlo è la senatrice M5S e vicepresidente della commissione agricoltura, Elena Fattori.


«Il nostro impegno contro questo inferno silenzioso in agricoltura deve essere una priorità. Bisogna agire per trovare un sistema efficace di intermediazione tra domanda e offerta del lavoro agricolo - conclude Fattori - sulla cui assenza nasce e si sviluppa il fenomeno del caporalato. La legge sul caporalato deve essere il nostro punto di partenza".

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