(ASI) Roma - "Meglio tardi che mai. La Procura militare di Roma ha aperto un'inchiesta sulle violenze compiute nel Lazio meridionale, le cosiddette 'marocchinate', tra il 1943 e il 1944, dai soldati delle truppe coloniali inquadrati nel Corps expéditionnaire français. Sarà finalmente fatta giustizia su una delle pagine più buie della cosiddetta Liberazione".

E' il commento di Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia, alla notizia della decisione della Procura militare di aprire l'inchiesta sulle violenze e gli stupri da parte dei militari di nazionalità marocchina, i cosiddetti "goumiers", a seguito di una denuncia formale presentata dalla "Associazione vittime marocchinate di goumiers" e dal suo presidente Emiliano Ciotti. 

 
"Massima solidarietà e pieno sostegno a Ciotti e ai familiari delle vittime, che giustamente chiedono che si proceda nei confronti degli ex militari appartenuti al Corpo di spedizione per la violazione dei reati contro l'umanità e per crimini di guerra", conclude Antonini. "Per la nostra comunità - aggiunge Fernando Incitti, responsabile dell'area di Frosinone per CasaPound Italia - è una ferita ancora aperta, la nostra nazione ha il dovere di fare giustizia su quelle violenze indicibili e stupri di massa su donne, bambine, sacerdoti e uomini di cui la memoria nel nostro territorio e tra la nostra gente è ancora vivissima. I numeri di quelle violenze sono da brividi: nel territorio ciociaro furono almeno duemila le donne e le bambine stuprate e circa 600 gli uomini sodomizzati".

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