(ASI) L’estate inizia in Italia con la caduta del 124% di pioggia in piu’ a giugno, che si classifica all’ottavo posto tra i piu’ bagnati dal 1800, rispetto alla media storica.

 

 

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr in occasione dell’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto in una stagione segnata da nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua e grandinate che hanno colpito i a macchia di leopardo la Penisola. Sono gli effetti – sottolinea la Coldiretti – dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. In questa fase stagionale è la grandine – precisa la Coldiretti – l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro. Dall’inizio dell’anno – conclude la Coldiretti - sono oltre mezzo miliardo i danni provocati dal maltempo all’agricoltura con coltivazioni distrutte, alberi abbattuti e aziende allagate, ma anche corsi d’acqua esondati, frane e smottamenti che fanno salire ad oltre mezzo miliardo il conto dei danni provocato all’agricoltura italiana dall’inizio dell’anno.

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