(ASI) Roma - “Ci preme derubricare quanto esposto sui quotidiani di oggi circa presunti riassetti con tanto di nomi e provenienze, nell’ordine del "FantaRai" o se preferite nel mero esercizio stilistico”. Così Mirella Liuzzi, deputata del Movimento 5 Stelle e segretario di presidenza, in riferimento agli articoli di oggi pubblicati da alcuni quotidiani.

 

“Per il Movimento 5 Stelle le nomine ubbidiranno esclusivamente al merito e non alle cordate di partito: le quote 5stelle non esistono e allo stesso modo strampalati appelli per affidare a determinati personaggi la direzione del Tg1 sono quanto di più lontano dal principio di indipendenza dalla politica che deve essere osservato. Le scelte saranno equilibrate e intelligenti, a differenza di quanto fatto da chi ci ha preceduto. Dunque non ci saranno consiglieri, direttori o vicedirettori appartenenti ad aree politiche”, continua Liuzzi. “Alla luce di questo, suona decisamente anacronistico leggere parole come lottizzazione e occupazione, termini estranei alla nuova grammatica istituzionale sancita dal Contratto di Governo proprio in riferimento alla Rai. L’associazione nomi-poltrone-correnti per la designazione del Cda Rai è stata per anni la traduzione distorta del pluralismo inteso come la spartizione di un feudo secondo canoni cencelliani. Bene, è finito il tempo della Rai piegata alle pressioni politiche del governo di turno e la designazione di un cda finalmente indipendente ne sarà la prova”, conclude Liuzzi.

 

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