(ASI) Roma - “Ma il Di Maio che ha detto, davanti ai flash dei fotografi alla Vetrata, che il loro obiettivo è sempre stato quello di rimanere nell’euro, è il cugino di quel Di Maio che per anni, fino al 4 marzo, ci è venuto a raccontare di voler fare un referendum per uscire dall’euro? Ora azzera tutto.

Ma chi rappresenta? Se stesso o il partito votato su basi programmatiche differenti? Quale affidabilità hanno le sue parole? Nessuna. Dice che vuole mettere per iscritto una proposta? Ha lo stesso valore dei patti farlocchi fatti firmare dalla Casaleggio ai deputati grillini. No grazie, trappole e giochetti verbali li riservi per qualche altro. La smania di governare a tutti i costi spinge Di Maio a fare e dire tutto e il suo contrario. Non è credibile", dichiara così in una nota Luigi Marattin parlamentare del Partito Democratico.

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