(ASI) Nella sua intervista al Corriere della Sera, Angelino Alfano ha chiarito come intende agire. Il suo modello prevede "una terapia a base di massicce dosi di partecipazione" e dunque "primarie per tutti, per l`elezione del segretario nazionale come del segretario cittadino del più` piccolo comune d`Italia.
Perciò spingerò per una rapida celebrazione dei congressi, e proporrò l`uso delle primarie per la scelta dei coordinatori come per quella dei candidati negli enti locali". Primarie per tutti, con regole certe che garantiscano una competizione reale, aperta a tutti e non decisa a tavolino dai signori delle tessere, come avveniva nei vecchi partiti della Prima Repubblica.
L’auspicio di Alfano è che "il gruppo dirigente del Pdl stabilisca la road map, tenendo presente che ogni passaggio dovrà essere funzionale a un obiettivo: il successo alle Politiche del 2013. Non vorrei che ci sforzassimo tutti di vincere il congresso e poi perdessimo le elezioni".
Come è noto, entro la fine di giugno il Consiglio nazionale del PDL ratificherà la nomina di Angelino Alfano a segretario politico, introducendo questa nuova figura nel nostro Statuto e assegnando al segretario la guida politica del Popolo della Libertà.