(ASI) “I dati diffusi oggi sull'andamento del fatturato dell’industria sono la dimostrazione concreta di come le riforme messe in campo dai Governi Renzi e Gentiloni abbiano consentito alla nostra economia non solo di ripartire ma anche di dare continuità a questo processo.

L’Italia si è rimessa in moto. Grazie alle famiglie, alle imprese, ai nonni, ai lavoratori. Ma grazie anche alle scelte dei nostri governi. Negarlo significa togliere valore alla politica.

E noi non possiamo permetterlo, perché crediamo nella politica come forma alta di servizio e come risposta al populismo.

Siamo riusciti a invertire il disastroso lascito dei Governi di Berlusconi e della Lega, che oggi cercano di far dimenticare lo spread e il collasso finanziario del 2011 rilanciando le ennesime promesse elettoralistiche, tanto mirabolanti quanto irrealizzabili, lontane dai problemi reali delle persone. Non ci accontentiamo di aver rimesso in moto il Paese, vogliamo far sì che questa inversione di marcia si traduca sempre più in vantaggi per tutti. Ridurremo le tasse per le famiglie con figli non per i ricchi.

Favoriremo l’occupazione femminile e la stabilizzazione dei giovani. Introdurremo un salario minimo per dare dignità al lavoro, per combattere l’opportunismo dei lavoretti sottopagati, dei contratti pirata e dei lavoratori distaccati occupati da imprese straniere che fanno dumping salariale. Renderemo più forte il sostegno economico e i servizi di cura per le persone non autosufficienti. Ci prenderemo cura del futuro introducendo una pensione contributiva di garanzia per i giovani con redditi bassi e carriere discontinue.

Noi coltiviamo il sogno di un’Italia più forte e più giusta, gli altri vendono sogni che poi al risveglio si rivelano essere incubi.”.

Dichiarazione di Tommaso Nannicini, responsabile programma del PD.

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